HTML
(Hyper Text Marked Language)
L'HTML
è un linguaggio di
contrassegno (o marcatura) che consente la creazione di pagine Web. Non si
tratta di un linguaggio di programmazione (come Java) o di scripting (come
Javascript o ActionScript), ma semplicemente di un sistema di contrassegni (tag)
che vengono riconosciuti e "letti" dai vari browser (MSIExplorer, Netscape,
Opera...) che gli utenti del Web utilizzano per navigare in rete.
I "tag" dell'HTML rendono
possibili la formattazione del testo (ad esempio i tag <b> e </b> rendono in
grassetto il testo tra loro compreso), la formattazione della pagina, la
visualizzazione di file immagine (.gif e .jpg...), la visualizzazione di
tabelle, e soprattutto la creazione di collegamenti (link) tra le pagine
stesse... Oltre a ciò con HTML è possibile creare "moduli" (form) che permettono
al visitatore delle pagine in questione un minimo livello di interattività
(spedire commenti, firmare un guestbook...).
Per assicurare alle
proprie pagine un più elevato livello di interazione e dinamicità occorrerà
invece servirsi di altri strumenti per il Web (Java, Php, Javascript, Asp, XML...)
che vengono comunque integrati e / o richiamati all'interno dell'HTML.
Se l'HTML rimane ancora
oggi la base comune, ed in qualche modo "necessaria", per la comunicazione
ipertestuale sul Web, questo fatto già di per sé sembra un motivo valido per
introdurne l'insegnamento sistematico anche a livello di scuola di base.
Ma non si tratta solo di
questo. Insegnare l'HTML a livello di scuola di base (diverso il discorso per le
scuole superiori) non equivale tanto ad investire sul piano delle competenze
tecniche, quanto ad investire sul piano di quelle cognitive.
Imparare l'HTML infatti
significa anche addentrarsi più a fondo nelle problematiche dell'ipertestualità
e della comunicazione.. . Anche se fra qualche decennio nessuno utilizzerà più
l'HTML, o qualche suo derivato, è assai probabile che la struttura reticolare
(ipertestuale) delle informazioni sarà ancora una delle basi del modo di
comunicare a distanza tra esseri umani.
Sul piano della concreta
pratica didattica è bene ricordare che sono sostanzialmente tre le modalità con
cui è possibile creare pagine web:
1) scrivendo il codice "a
mano", utilizzando un semplice editor di testo come Notepad
2) servirsi di editor che
permettono l'inserimento dei "tag" con un semplice click del mouse su elenchi e
che rendono poi possibile un'anteprima del lavoro. Per esempio NoteTab
3) servirsi di
applicazioni WYSIWYG (What You See Is What You Get = "ciò che vedi è ciò che
ottieni") che "compilano" il codice automaticamente, come risultato di
operazioni dell'utente: vale a dire la scelta di voci di menu, la risposta a
finestre di dialogo, il trascinamento o il dimensionamento di oggetti ecc...
Tipici esempi sono Front Page e Dreamweaver
Con questi ultimi
strumenti è possibile, almeno teoricamente, realizzare interi siti web senza
conoscere minimamente l'HTML. Va quindi sottolineato che questi ultimi sono più
adatti a semplificare ed a sveltire il lavoro di un webmaster alle prese con
siti complessi e formati da numerose pagine, piuttosto che all'uso didattico
dell'HTML.
E' bene comunque che gli
alunni facciano esperienza di tutte e tre le modalità sopra citate, apprendendo
i meccanismi elementari con il semplice Notepad (Blocco Note di Windows),
approfondendo la conoscenza dell'insieme dei tag disponibili con un editor che
ne visualizzi l'elenco ed infine imparando a gestire relazioni di una certa
complessità con un editor WYSIWYG.
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